Lorenzo Lotto illuminato alle Scuderie del Quirinale
ROMA. Fino al 12 Giugno le Scuderie del Quirinale ospitano una mostra dedicata a Lorenzo Lotto pittore protagonista del primo Cinquecento. L’esposizione, curata da Giovanni Carlo Federico Villa, è organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano e le regioni Veneto, Lombardia, Marche. Il percorso espositivo evidenzia come l’artista rinascimentale, influenzato da Giovanni Bellini e Antonello da Messina, anticipi nelle sue opere temi dell’età barocca. Intimista e realista, l’artista cerca con le sue opere di coinvolgere il pubblico nelle scene da lui raffigurate facendolo partecipe dei sentimenti espressi dai personaggi in esse rappresentati.
Lorenzo Lotto nacque intorno al 1480 a Venezia dove avvenne la sua formazione giovanile a contatto con le botteghe di Giovanni Bellini e Alvise Vivarini e dove iniziò a dipingere per importanti committenti. Nel 1503 si stabili’ a Treviso dove realizzò ritratti, tele di devozione privata e alcune pale d’altare di altissimo livello. Conobbe personalmente Albrecht Dürer e subì la sua influenza come è possibile ammirare nel dipinto Apparizione della Vergine ai santi Antonio abate e Ludovico da Tolosa, compiuta nel 1506 per la confraternita dei Battuti di Asolo. In quell’anno i domenicani di Recanati, titolari della più importante chiesa nella ricca cittadina, florido centro commerciale, commissionano al pittore una prestigiosa ancona. Lotto si trasferisce con un aiuto nel convento di San Domenico, dove porterà a termine l’imponente lavoro con totale soddisfazione dei frati, che continueranno in vario modo a proteggerlo e aiutarlo. La fama del grandioso polittico di San Domenico a Recanati circola rapidamente, dalla vicina Loreto al Vaticano, dove il pontefice chiama il pittore per decorare alcune stanze, nel 1508. A Jesi, realizza opere che risentono dell’incontro con Raffaello, sempre operando per edifici ecclesiastici e compagnie religiose. Probabilmente ancora tramite i domenicani partecipa e vince la gara per una grande pala d’altare a Bergamo, offerta da Alessandro Martinengo Colleoni, condottiero filoveneziano. Apparsa come novità modernissima, capace di sintetizzare colore veneziano e densità lombarde, la pala era uno straordinario “biglietto da visita”. Così dal 1513 Lorenzo Lotto vive a Bergamo, libero e stimato, con una clientela privata che annovera le più importanti famiglie patrizie. Dal 1526 si stabili’ a Venezia dove oltre a lavorare per committenti privati, nel 1529 realizza per la chiesa di Santa Maria del Carmine: il San Nicola in gloria con i santi Giovanni Battista e Lucia. Lavora molto per le Marche, per Jesi anzitutto, con la Pala di Santa Lucia del 1532 e l’eccezionale Crocifissione nella chiesa di Santa Maria in Telusiano, firmata e datata “Lotus 1531”, in Monte San Giusto, presso Fermo. Un episodio di drammaticità assoluta, una scena visionaria sovrastata da croci altissime su cui si consumano tragedie cosmiche e individuali. A Treviso dipinge la Gentildonna in veste di Lucrezia, realizzata intorno al 1533. Poi probabilmente raggiunge nuovamente le Marche, dove si fermerà, sembrerebbe ininterrottamente, fino a quel 1539 in cui compirà la Madonna del Rosario per la chiesa di San Domenico a Cingoli. Lo troviamo ancora ad Ancona, poi a Macerata, in una fase di intensa attività e sempre di capolavori. A Venezia nel marzo di quell’anno termina l’Elemosina di Sant’Antonino per la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Probabilmente visse quel periodo con un certo prestigio, spendendo molto denaro. Cambio’ da allora diverse città ma le commissioni furono sempre piu’ rare e poco remunerate finche’ stanco, e impoverito l’8 settembre 1554 si fa oblato alla Santa Casa di Loreto. Vivrà ancora due anni attivi e forse più sereni, dipingendo per i confratelli del grande santuario dove morì nel 1556.
Nella mostra romana sono presenti oltre cinquanta opere, alcune delle quali esposte per la prima volta. Molte delle opere sono conservate in chiese con una tenue illuminazione e in questa occasione vengono proposte al pubblico con una illuminazione adeguata che esalta la loro bellezza ed unicità. Dei 38 dipinti provenienti da chiese, musei e pinacoteche italiani presenti in mostra 17 sono stati quelli restaurati per l’occasione. Opere devozionali, opere eseguite su commissione per importanti famiglie, ma soprattutto le grandi pale d’altare provenienti da Venezia come l’ elemosina di Sant’Antonio nella basilica dei santi Giovanni e Paolo e la Pala di San Nicola della chiesa del Carmine, da Recanati (il Polittico di San Domenico e la Trasfigurazione dalla pinacoteca), da Quinto di Treviso e Asolo. Si ha l’occasione di ammirare anche opere provenienti da collezioni e musei stranieri tra cui Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Londra, il Louvre e le collezioni private della famiglia reale inglese. Catalogo Silvana Editoriale.
Lorenzo Lotto
2 marzo 2011 – 12 giugno 2011
Roma, Scuderie del Quirinale. Via XXIV Maggio 16.
Costo del biglietto: Intero € 10,00, Ridotto € 7,50. Orario :da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30.L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.
Informazioni : Tel. 06 39967500
www.scuderiequirinale.it
Chiara Mercatanti
Didascalia foto miniatura : L.Lotto , Annunciazione, 1534-1535. Recanati, Pinacoteca Civica, Villa Colloredo Mels.
L.Lotto, Madonna con bambino e i santi Caterina d’Alessandria e Tommaso, 1528-1530. Vienna, Kunsthistorisches Museum.
L.Lotto, Madonna del Rosario, 1539. Cingoli, chiesa di San Domenico.
L.Lotto, Ritratto di Andrea Odoni.1527. Hampton Court, collezioni della famiglia reale inglese.