Foto dal Giappone a Venezia
VENEZIA. Dal 17 dicembre al 1° aprile 2012, all’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti di Venezia una mostra celebra i più importanti fotografi giapponesi del periodo compreso tra il 1860 e i primi anni del Novecento. L’evento è curato da da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e da Marco Fagioli. Per la prima volta sono esposte in Italia oltre 150 stampe fotografiche originali realizzate in un periodo assai significativo per la storia del Giappone; quello della sua apertura alle culture occidentali dopo un isolamento durato oltre trecento anni. In quegli anni si verificarono eventi fondamentali per la storia del paese del Sol Levante: la Convenzione di Kanagawa del 1854, con l’apertura al commercio con gli Stati Uniti, e in seguito il rinnovamento Meiji che pose fine allo shogunato e al suo regime feudale iniziando un processo di riforma e organizzazione dello Stato in senso moderno che culminò con l’adozione della Costituzione nel 1889. Negli anni successivi il Giappone e la sua cultura influenzarono profondamente il gusto Occidentale. Il paese si apri’ ad un turismo d’elite in cerca di esotismo e molti fotografi si recarono in Giappone per ritrarre i paesaggi e le tradizioni locali. Tra di essi l’inglese Felice Beato (1833 – 1907) che formò un piccolo gruppo di artisti giapponesi definiti come la Scuola di Yokohama. Essi realizzavano immagini stampate su carta all’albumina e delicatamente colorate singolarmente a mano secondo una antica tradizione grafica. Queste immagini destinate prevalentemente ai viaggiatori stranieri, offrivano rappresentazioni del paesaggio e della cultura giapponese, con una funzione che è sostanzialmente quella di produrre souvenir di viaggio e della memoria esotica. Tale genere esprime uno stile fortemente riconoscibile che non trova, allora, eguali nel mondo per la qualità dell’interazione fra la stampa all’albumina, la raffinatezza della ricerca fotografica e la finissima colorazione che, in alcuni casi, produce un risultato finale vicino a quello delle moderne fotografie a colori. Nelle altre sezioni del percorso espositivo sono esposte fotografie che ritraggono le attività lavorative, momenti della vita quotidiana e di quella religiosa con immagini di templi e cerimonie. Catalogo Giunti.
LA FOTOGRAFIA DEL GIAPPONE (1860-1910). I CAPOLAVORI.
Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti (Campo Santo Stefano)
Fino al 1 aprile 2012. Orari: lunedì-domenica, 10-18; chiuso il martedì. Informazioni: telefono : 199.199.111. Biglietti: Intero € 9,00, ridotto € 7,50, Scuole €4,00.
www.fotografiagiappone.it
Chiara Mercatanti
Didascalia foto: Ogawa Kazumasa. Artigiana che fabbrica i tradizionali sandali giapponesi (geta). 1890 ca.