Arte Fiera Bologna bilancio positivo
Bologna 27 gennaio – Bilancio tutto in positivo quello dell’edizione 2014 di Arte Fiera che si e’ chiusa domenica 26 gennaio a Bologna. Dal numero di visitatori ai contatti sui social network, il giro di affari prodotto dalle gallerie ai risultati economici della fiera è stimato in circa 30 milioni di euro con vendite di pezzi importanti, tra cui alcuni Pistoletto e un Fontana, e pure di giovani artisti. A farla da padroni sono stati i primi, che rappresentano circa due terzi delle vendite, ma anche gli emergenti sono andati bene come è andata molto bene la sezione dedicata alla fotografia.
In totale sono stati 47.500 i visitatori di Arte Fiera, con una crescita del 15% rispetto al 2013. Cinquemila sono state le presenze alla mostra ‘Il piedistallo vuoto’. Visitatori reali, ma anche attenzione virtuale: sono infatti stati 1,5 milioni i contatti di Arte Fiera su Facebook (i fan sono arrivati a quota 20mila) e Twitter; 1,2 milioni sulle pagine ufficiali, mentre sono state 6500 le foto postate su Instagram con l’hashtag #artefiera. Soddisfatti gli organizzatori in particolare i due direttori artistici della fiera, Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti a cui va parte del merito di aver rilanciato questo appuntamento in anni difficilissimi per l’economia italiana. L’edizione 2014 ha infatti prodotto un fatturato di 2,5 milioni, con oltre 300mila euro provenienti dalla biglietteria. Questo ha garantito un margine del 30%, ovvero 700mila euro al netto dei contributi dati alla citta’: i 200mila euro per la mostra ‘Il piedistallo vuoto’ e gli 80mila di contributo ad Art City. E i 100mila destinati al fondo acquisizioni (istituito nuovamente a partire dallo scorso anno) che dopo aver puntato nel 2013 sugli artisti italiani, quest’anno ha voluto rispecchiare la divisione in sezioni di Artefiera 2014 acquisendo opere varie tra cui artisti dell’Est Europa e fotografie.
Ora appuntamento a Shanghai” dal 12 al 14 settembre. Si chiamera’ Bologna Fiere Shanghai contemporary, e al momento conta un centinaio di gallerie, di cui il 50% cinesi, il 20% asiatiche e il 30% del resto del mondo. Per dare piu’ visibilita’ all’Italia e ai suoi artisti nell’estremo oriente in occasione della manifestazione, BolognaFiere sta anche lavorando a una strategia che coinvolga i musei nazionali, l’ambasciata italiana in Cina e le Istituzioni.