Nasce al Gamc di Viareggio il nuovo archivio digitale interattivo. Basta un tocco per esplorare oltre 2000 opere

20 Ott 2014 Stampa

Viareggio 20 ottobre – La tecnologia per avvicinare ancora di più l’arte al pubblico e ma anche agli specialisti. E’ questo l’Archivio digitale interattivo che è stato inaugurato ieri alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Gamc) Lorenzo Viani, Palazzo delle Muse di Viareggio (Lu). Un progetto realizzato dal Laboratorio di robotica percettiva della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e che riguarda le 2019 opere della “Donazione Giovanni e Vera Pieraccini” che rappresenta la parte più consistente della collezione permanente del Gamc. Una raccolta di pezzi in gran parte di autori attivi fra la fine del XIX secolo e la fine del XX come Picasso, Guttuso, De Chirico, Mirò, Viani, Morandi solo per citarne alcuni dei più importanti. Tutte queste opere, 1800 di grafica e il resto dipinti, sono visibili in alta definizione attraverso un grande schermo collocato davanti ad una console touch screen. Grazie a questa tecnologia digitale con un solo tocco il visitatore potrà  scegliere ed “esplorare” ogni opera fin nei minimi dettagli mettendo in risalto particolari solitamente inaccessibili o di difficile lettura.  Con queste caratteristiche l’archivio potrà essere utilizzato, oltre che per il pubblico, anche per finalità educative, attraverso lo sviluppo di percorsi didattici personalizzati e tematici, oppure come strumento di consultazione per gli specialisti. “Oggi è stata per noi una giornata davvero importante – ha sottolineato Alessandra Belluomini Pucci responsabile del Gamc – perché con l’archivio digitale siamo in grado di offrire un servizio dalle grandi potenzialità didattiche e di conoscenza. Il prossimo obiettivo sarà quello di estenderlo anche  alle altre collezioni del museo come la Collezione Varraud Santini, che costituisce la più importante raccolta pubblica delle opere di Lorenzo Viani e la Donazione Lucarelli”. “Abbiamo un gruppo di ricerca che sta lavorando nel settore dei beni culturali – ha aggiunto il prof. Massimo Bergamasco del Laboratorio di robotica percettiva della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – e questo  strumento raggiunge perfettamente l’obiettivo, attraverso la digitalizzazione, di rendere fruibili le opere d’arte in un modo del tutto innovativo”. La dimostrazione dell’archivio digitale, finanziato interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è stato effettuato dai due ricercatori del Sant’Anna che lo hanno realizzato, Marcello Carrozzino e Chiara Evangelista. Info: www.gamc.it

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