Pittura a Siena da Maniera ai Caravaggeschi
Siena 25 luglio – La grande pittura senese, fiorita dal XVI al XVII, secolo sara’ al centro di un importante evento espositivo, articolato in tutta la provincia. Dall’1 settembre al 31 gennaio, Pienza, Montepulciano e San Quirico d’Orcia ospiteranno in tre Mostre i capolavori del Sodoma, Fra’ Bartolomeo, Giorgio di Giovanni, Vincenzo Rustici, Orazio Gentileschi e molti altri maestri, protagonisti della Maniera, me anche del Caravaggismo, mentre incantevoli itinerari condurranno a scoprire pale e dipinti in cattedrali, pievi, chiese di campagna, palazzi patrizi, di cui e’ costellato un territorio dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanita’. Intitolata ‘Il buon secolo della pittura senese. Dalla Maniera moderna al Lume Caravaggesco’, l’iniziativa e’ stata curata da un ampio comitato di esperti, presieduto da Antonio Paolucci, al fine di coprire ogni aspetto della produzione artistica del tempo.
Del resto, il progetto e’ nato dalla volonta’ di tutte le istituzioni territoriali con l’obiettivo di mettere finalmente in luce gli interpreti che rinsaldarono la tradizione pittorica in terra di Siena per quasi due secoli. La mostra, organizzata in tre sezioni suddivise cronologicamente, parte da Montepulciano, dove al Museo Civico Pinacoteca Crociani e’ allestita ‘Domenico Beccafumi, l’artista da giovane’, che prende le mosse dal ritrovamento di una sua opera, da poco attribuita (‘Santa Agnese Segni’), per poi analizzare le notevoli problematiche inerenti la personalita’ artistica del pittore, le cui opere saranno affiancate da quelle del Sodoma, Fra’ Bartolomeo, Andrea del Brescianino, Girolamo di Giovanni del Pacchia e Lorenzo di Mariano detto il Marrina, protagonisti dell’ambiente artistico senese nel primo decennio del ‘500.
Si intitola invece ‘Dal Sodoma al Riccio: la pittura senese negli ultimi decenni della Repubblica’ la sezione ospitata a Palazzo Chigi Zondadari di San Quirico d’Orcia, che mettera’ al centro dell’allestimento la ‘Madonna col Bambino e i Santi Leonardo e Sebastiano’ di Bartolomeo Neroni detto il Riccio. Il percorso espositivo prendera’ qui in esame il periodo che va dalla tarda attivita’ del Sodoma, di cui sono presenti diverse e importanti opere, e i dipinti di maestri quali Giorgio di Giovanni, Marco Pino e Giomo del Sodoma, per concludersi con un’ampia rassegna dedicata appunto alla produzione del Riccio. Caratteristica principale del progetto, e’ che tutte e tre le Mostre si aprono al territorio.
Invitano cioe’ il visitatore ad andare alla scoperta di altre opere custodite da pievi, monasteri, conventi, palazzi, piccoli borghi del meraviglioso territorio della Val d’Orcia. Nei pressi di Montepulciano, a Sarteano, si potranno ad esempio visitare la Collegiata di San Lorenzo, con opere di Girolamo di Giovanni del Pacchia, Lorenzo di Mariano detto Marrina Sarteano o la chiesa di San Martino con l”Annunciazione’ di Domenico Beccafumi. Mentre per le meraviglie del Sodoma ci si potra’ recare vicino a Pienza, al monastero di Sant’Anna in Camprena, dove il maestro affresco’ il Refettorio, a Sinalunga, alla Collegiata e a San Michele, per finire ad Asciano al monastero di Monte Oliveto Maggiore, dove nel chiostro sono custoditi gli affreschi di Luca Signorelli, Sodoma, Riccio.