“Open Secrets” di Rachel Lee Hovnanian nel Palazzo Mediceo di Seravezza
Fino al 3 novembre nel Palazzo Mediceo, Patrimonio Mondiale Unesco, a Seravezza in Versilia (Lu), si può visitare la mostra dell’artista newyorkese Rachel Lee Hovnanian dal titolo “Open Secrets”. Curata da Annalisa Bugliani e organizzata da Pechersky Family Foundation in collaborazione con Galleria Poggiali e la Fondazione Terre Medicee, la mostra abbraccia gli ultimi dieci anni di lavoro di questa artista poliedrica e multidisciplinare che combina pittura, scultura, installazioni interattive, opere su carta e videoarte. Con “Open Secrets” Hovnanian propone una personale ricerca artistica sul rapporto tra uomo e l’era digitale, caratterizzata dalla dipendenza dalla perfezione, e sugli effetti dei media sulla nostra psiche. Nelle sue opere sono affrontati i temi sociali che rivelano la dicotomia tra i sistemi di valori personali e la nostra immagine pubblica, proseguendo e approfondendo un suo precedente progetto: “Perfect Baby Showroom”. Il percorso espositivo di “Open Secrets” composto da 14 lavori, mette in evidenza con ironia l’infatuazione della società per l’iper-connettività. Nonostante tutti i nuovi mezzi di comunicazione digitali, si chiede Hovnanian: “Ci stiamo connettendo più intimamente con gli altri in questa era post-internet ?”
La mostra mette in luce le pressioni esercitate sugli individui per utilizzare queste nuove modalità di comunicazione, per mostrare le nostre vite interessanti e curate. Nella ricerca della gratificazione, le nostre esistenze sempre più virtuali hanno cominciato a influenzare e ad oscurare il nostro rapporto con la realtà. “Open Secrets” svela le doppie esistenze che si sono evolute online attraverso l’avvento della rivoluzione digitale. Tra le opere esposte si possono vedere in particolare la serie di lavori “Too Good to be True”, l’installazione “Swipe Left, Swipe Right” e il monumentale “Beauty Queen Totem”. La grande scultura in marmo di Carrara vincitrice di un concorso in cui l’artista esprime l’idea che le nostre concezioni di bellezza sono codificate come pietre di paragone del potere sociale. Seguendo la genesi delle piattaforme dei social media e l’ubiquità degli smartphone, Hovnanian ha poi creato “Dinner for Two”, una installazione che mostra un lungo tavolo da pranzo. Seduti alle due estremità ci sono due commensali, rappresentati con le loro immagini su uno schermo. Piuttosto che guardarsi, i due personaggi passano la maggior parte del tempo a guardare i loro telefoni. L’audio dell’installazione riproduce solo i suoni di notifica digitale.
Con la serie “Happy Hour”, “House of Empty Bottles” e la scultura “Taped Shut”, Hovnanian esprime poi la sua esperienza personale di persona cresciuta in una famiglia dove gli effetti della dipendenza sono stati occultati dalle pressioni sociali dirette ad offrire un’immagine di perfezione. La diffusione della tecnologia digitale e i grandi progressi nella scienza e nella connettività globale, sono un altro filone della ricerca di Hovnanian. Con la video installazione dal titolo “C.R.E.E.P.S.”, l’artista racconta con il suo stile in che modo offriamo le nostre informazioni personali in cambio dell’opportunità di partecipare alla rivoluzione digitale. “Ho concepito e realizzato questa mostra – spiega Rachel Lee Hovnanian – per avviare dialoghi complessi sulle relazioni moderne con la tecnologia. Con le mie opere voglio sfidare gli spettatori a confrontarsi con il potenziale futuro della tecnologia digitale, e sul ruolo che potrà avere l’umanità”. La mostra è aperta fino al 3 novembre il venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle ore 20 costo del biglietto intero 7 euro ridotto 5 euro. Info: www.palazzomediceo.it www.rachelleehovnanian.com